Arriva un momento nella vita di coppia in cui ci si rende conto che qualcosa non va, o potrebbe andare meglio.
Ti chiedi cosa sia questo “qualcosa“, perché ami il tuo partner e non vorresti arrivare ad odiarlo o provare rancore verso di lui.
Eppure la tua coppia, invece di darti forza e sicurezza come dovrebbe essere in una relazione bella e sana, ti fa sentire in gabbia.
O magari, ti rendi conto di come ogni discussione, invece di concludersi con un abbraccio, si trasformi in un litigio che si trascina per giorni, succhiandoti la gioia e lasciandoti solo energie negative.
E quindi, invece di esprimere i tuoi bisogni, hai iniziato a reprimere le tue emozioni, stando zitto/a per paura che le tue parole portino soltanto ad ulteriori incomprensioni.
Questo, però, non fa altro che alienare la vostra comunicazione e condurre la relazione verso un punto di non ritorno.
Sappiamo come ti senti, perché il nostro lavoro è proprio quello di aiutare le persone a salvare i loro rapporti quando tutto sembra perso.
Abbiamo cercato in lungo e in largo il modo migliore di aiutarle: corsi, libri, oltre che il percorso lungo e tortuoso per diventare psicologi, con tanto di tirocinio ed esame di abilitazione.
Certo, tutte queste cose ci hanno insegnato tanto, ma è solo quando ci siamo imbattuti nella letteratura scientifica prodotta negli U.S.A. sulle relazioni, che abbiamo davvero iniziato a cambiare la vita dei nostri pazienti.
Abbiamo sempre cercato di affidarci alla scienza nella nostra pratica clinica, perché non ci piace improvvisare. Soprattutto quando c’è di mezzo la salute mentale delle persone – e, di riflesso, la loro serenità.

Esiste una strategia scientifica
Utile sia se sei tu “il sabotatore” che vuole smettere di danneggiare la sua relazione, sia se il tuo partner non vuole ammettere che ci sia un problema. Perché sulla base di questa strategia, abbiamo elaborato, integrando diverse teorie e diverse esperienze cliniche, un Protocollo applicabile anche in modo indiretto.
Ma prima di rivelarti come applicare questi principi anche ad un partner che non vuole mettersi
in gioco, lascia che ti precisi quali sono le 3 Verità che secondo noi, non puoi non conoscere su una relazione.
3 verità che devi conoscere sulle relazioni:
- Le Coppie Sane, hanno una Comunicazione Sana
- Le Coppie Sane, si basano su Fiducia e Impegno
- Le Coppie Sane, vivono il giusto equilibrio tra Vicinanza e Distanza
Queste, sono le cose che possono far fiorire o appassire una relazione.
Infatti…
Senza una Comunicazione Sana, non si possono esprimere i propri desideri e i propri sogni.
Non si può chiedere un cambiamento quando si ritiene necessario. Non si può dire “no” alle richieste del partner (oppure se ne pagano le conseguenze). In altre parole, non si può stare bene in coppia, e ci si può sentire in gabbia o sotto ricatto.
Senza Fiducia e Impegno non si può in alcun caso progettare, perché sono i muri portanti delle relazioni. Immagina di costruire una casa con i muri maestri fradici e pericolanti. Ci andresti mai a vivere? Allo stesso modo: progetteresti mai il tuo futuro con una persona che non si impegna e di cui non puoi fidarti? No… esatto!
Senza Equilibrio tra Vicinanza e Distanza, ci si sente soffocare -o andare alla deriva. Questa mancanza di equilibrio, può derivare da (percepita) mancanza di fiducia e impegno. Spesso il problema è che si entra in un circolo vizioso, in cui uno dei due partner ha un tipo di attaccamento insicuro/evitante e si “aggrappa” all’altro. E quindi, tipicamente, l’altro scappa. E il primo si aggrappa ancora di più.
Abbiamo notato che nella stragrande maggioranza dei casi, si riduce tutto al primo punto: le Coppie Sane, hanno una Comunicazione Sana.
Ecco perché:
- Con una Comunicazione Sana, puoi costruire la Fiducia e a Comunicare l’impegno
- Con una Comunicazione Sana, puoi esprimere efficacemente ciò che desideri dalla relazione, evitando frustrazioni e drammi
- Con una Comunicazione Sana, puoi chiedere di Avvicinarti o Allontanarti, senza spaventare il partner
A breve, ti mostreremo che è davvero possibile instaurare una comunicazione Sana con il tuo partner e gestire i conflitti come un bravo marinaio sa fare con il mare in tempesta.
Ma partiamo dal principio.
Se stai vivendo un periodo difficile con il tuo/la tua partner e senti di non avere una buona comunicazione, di reprimere le tue emozioni e idee per paura di scatenare litigi, voglio invitarti a risolvere subito questi problemi.
Purtroppo, ci troviamo in un periodo in cui le relazioni sono cambiate tantissimo in poco tempo, e le coppie si ritrovano senza una vera guida.
Fino al 1970, in Italia non esisteva il divorzio.
Fino al 1978, l’aborto era illegale.
Fino al 1981, esistevano il delitto d’onore e il matrimonio riparatore.
…e la parità di genere è ancora un’utopia.
Tutto questo ci sembra incredibilmente lontano, ma si tratta di un cambiamento avvenuto negli ultimi cinquant’anni! Questi cambiamenti così repentini, generano ovviamente molta confusione.
E i genitori, che prima potevano tramandare la propria esperienza di coppia ai figli, si ritrovano ad essere totalmente inappropriati e impreparati in un mondo che cambia alla velocità della luce.
Il risultato è presto detto: ci si separa o si divorzia sempre di più. Negli Stati Uniti la durata media di un matrimonio è di soli 8 anni, e in Italia ci stiamo avvicinando a questo trend.
Insomma, le relazioni sono sempre più brevi e la causa spesso siamo noi, anche se non ne siamo consapevoli, non cogliamo i segnali o non gli diamo abbastanza importanza.
Se invece ci accorgiamo in tempo che la relazione sta naufragando, possiamo afferrare il timone e portarla in salvo.
Ma la domanda è: come fare per rimediare ed evitare di andare alla deriva?
Bisogna osservare i segnali nella nostra relazione.
In questo ci aiuta la scienza, che ci invita a non sottovalutare i campanelli d’allarme:
- Comunicazione carente
- Mancanza di rispetto e risentimento
- Iniziare a pensare di stare meglio da soli
Probabilmente leggendo questi indicatori, ti starai domandando se uno o più di uno tra questi
abbia colpito anche la tua relazione.
Puoi avere degli indizi considerando queste situazioni:
- da un po’ di tempo con il tuo partner parlare sembra più che altro una comunicazione di servizio;
- non avete più voglia di raccontarvi le vostre giornate, non programmate il weekend e non sognate di fare viaggi o esperienze insieme;
- i vostri dialoghi sembrano solo un’escalation di nervosismo e di incomprensioni.
È capitato a tutti di sentirsi soli e frustrati in una relazione. Prima di scoprire le tecniche di cui ti
parleremo a breve, noi stessi ci siamo ritrovati a fare errori, a non saper agire per il verso giusto nelle nostre relazioni. Abbiamo anche notato che un po’ tutti hanno le stesse tendenze: una volta identificato il problema di comunicazione, proviamo ad appianare le divergenze. Quando questo non funziona, pensiamo che sia meglio non litigare, stando in silenzio… peggiorando la situazione e dando vita ad una bufera fatta di comunicazione superficiale, litigi irrisolti ed evitamento delle discussioni!
La psicologia delle relazioni, ci regala tante tecniche utili alla gestione delle divergenze, per riuscire a comunicare in modo corretto, evitando il sorgere di conflitti.
Ma prima di proseguire e svelarti come fare per migliorare la tua relazione, sarebbe il caso che ci presentassimo!
Chi siamo?
Siamo Marco Giacobbi e Maurizio Iengo, due psicologi che aiutano le coppie a ritrovare la
serenità.

dr. Marco Giacobbi
Psicologo-Psicoterapeuta
Mi sono poi specializzato alla scuola quadriennale di psicoterapia strategica di Arezzo. Mi sono formato grazie ai corsi del Gottman Institute (USA) e presso l’Università di Bangor (UK) in Mindfulness.
Da molti anni lavoro con single e coppie per recuperare relazioni incrinate o interrotte.
Mie interviste e interventi sono apparsi sul magazine D di Repubblica, Grazia, Vanity Fair e sul sito benessere.com.
Attualmente lavoro come psicoterapeuta di coppia e come ricercatore collaboro con l’Universitat de Catalunya di Barcellona (ES) ad un progetto per aiutare i figli di coppie in via di separazione.
Sono il creatore del portare Psicohelp.it, uno dei principali riferimenti in Italia sulla terapia di coppia.
Il dr. Giacobbi è apparso su:






dr. Maurizio Iengo
Psicologo e Formatore
Sono stato in passato allievo del dr. Giacobbi, e in seguito diventato suo collaboratore.
Mi sono laureato con lode presso l’Università Suor Orsola Benincasa e ho effettuato dei periodi di studio presso l’università UKSW di Varsavia. Ho inoltre frequentato un Master presso l’Università di Almeria apprendendo il Basic Body Awareness Method e ho un Accreditation level 2 presso l’Association for Psychological Therapies. Ho inoltre frequentato un altro master in Terapia di Coppia – Terapia e Clinica del Legame di Coppia.
Attualmente svolgo l’attività libero-professionale come psicologo e insegno in varie realtà formative, come l’International Campus for Health Science, con sedi a Malta e Milano.
Nel mio ruolo di psicologo, mi occupo di supportare le coppie in difficoltà e le persone che, dopo la fine di una relazione, necessitano di sostegno per imparare a guardare avanti.
Sono l’autore di “Tornare a Vivere: Superare la Fine di una Relazione”.
Tante coppie, purtroppo, si rivolgono a noi quando il loro rapporto è già molto deteriorato. In altre parole, lo psicologo diventa l’ultima speranza di un relazione pronta a naufragare.
Ci siamo chiesti più volte: “Perché non prima? Perché queste persone si rivolgono a noi solo quando la tempesta sta già strappando le vele?”
Da un po’ di tempo, pensavamo di realizzare un percorso per aiutare le tante persone che vogliono salvare (o migliorare) la propria relazione ma non possono sostenere i costi di un percorso di coppia.
O magari, hanno un partner che non vuole rivolgersi ad un professionista e non sanno come fare.
Sapendo bene quanto sia difficile riconoscere e correggere gli errori che si commettono prima che sia troppo tardi, ecco che è nato il Protocollo Salvacoppie.
Abbiamo inserito al suo interno le stesse tecniche che applichiamo alle coppie che seguiamo in consulenza. In più, ci saranno le istruzioni per applicare queste tecniche anche in maniera indiretta, ossia se il partner non ammette che ci sia un problema e non vuole fare nulla per migliorare la vostra situazione. Infatti, se ti stai chiedendo come affrontare questo percorso se il tuo partner non è d’accordo, non preoccuparti. È capitato spesso infatti di ricevere in studio pazienti il cui partner non si sentiva a suo agio ad essere seguito da un professionista.
Ma questo non dev’essere necessariamente un problema.
Se ti stai chiedendo come puoi fare per migliorare la crisi della coppia se il tuo partner non vuole, segui attentamente ciò che sto per spiegarti.
Innanzitutto, quello che puoi fare è consigliargli una visita conoscitiva con un terapeuta, ma se il tuo partner non fosse affatto aperto sull’argomento, puoi anche applicare delle tecniche che, in psicologia, chiamiamo “indirette”.
Come posso aiutare la mia coppia se il partner non vuole ammettere che ci sia un problema o non vuole impegnarsi a risolverlo?
Se è vero che per fare terapia di coppia bisogna essere in due, è possibile alterare gli equilibri di un sistema agendo su una parte di esso. In altre parole, se ti stai chiedendo com’è possibile che se solo una persona agisce sulla coppia, la coppia migliora, ti invito a pensare alla coppia come a un ingranaggio.
Immagina di essere una rotella di quest’ingranaggio complesso; come sai, se tutte le rotelle girano all’unisono, andrà tutto per il meglio. Ma se una gira in modo diverso, tutto l’ingranaggio ne risentirà.
Questo vale anche all’opposto: è tutta una questione di equilibri. Proprio per questo, la tua
rotella può migliorare l’equilibrio dell’intero sistema.
Innanzitutto perché, senza rendertene conto, potresti essere tu la rotella che si è “inceppata”.
E se così non fosse, ricorda che il tuo contributo ad una relazione (e ad eventuali litigi) può essere costruttiva o distruttiva. Imparando ad agire e a comunicare nel modo giusto, sarai anche un esempio virtuoso da seguire all’interno della coppia.
Noi litighiamo per delle cavolate… tanto non è importante!
Se pensi di “litigare semplicemente per delle cavolate” con il tuo partner, forse dovresti ricrederti.
Mi capita spesso di ricevere in studio pazienti in crisi che esordiscono dicendomi “litighiamo sempre per delle banalità”. Ti faccio un esempio con una coppia che ho conosciuto recentemente. Lei si lamenta del disordine: “Ci risiamo, non riesci mai a comportarti come un adulto… devo sempre rimettere io in ordine!”.
ll compagno, per non litigare, si limita a girare gli occhi al cielo e a lasciare la stanza in silenzio.
In seduta, in situazioni come questa, i pazienti mi dicono appunto di litigare per delle sciocchezze.
Purtroppo però, queste sciocchezze nascondono delle dinamiche molto pericolose.
In questi casi ci aiutano gli studi di Gottman, professore emerito di psicologia all’Università di
Washington, che ha dedicato la sua vita allo studio scientifico delle relazioni.
I suoi studi sono stati così accurati, da riuscire, grazie all’analisi dei conflitti all’interno della coppia, a prevedere un divorzio diversi anni in anticipo e con oltre il 90% di accuratezza.
Ecco, è proprio questa la letteratura scientifica di cui ti parlavo prima!
Gottman e sua moglie, hanno identificato 4 comportamenti – 4 errori comunicativi, se preferisci, che possono predire la fine di una relazione.